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Il sestiere di Cannaregio

Il sestiere di Cannaregio è il sestiere più esteso della città dopo Castello ed il più popolato. Cannaregio infatti occupa quasi per intero tutta la parte della città a nord del Canal Grande, estendendosi dalla stazione ferroviaria (numeri bassi), a nord del sestiere di Santa Croce a cui è collegato tramite il Ponte degli Scalzi e il Ponte della Costituzione, fino a Castello, con cui confina a est e a sud quasi per intero, con l'esclusione della parrocchia di San Canciano che confina con Campo San Bartolomeo, nel sestiere di San Marco.

La via acquea principale è il Canale di Cannaregio, che collega il Canal Grande con la laguna. È l'unico canale interno del centro storico, oltre al Canal Grande, ad essere attraversato dai vaporetti.

Il Canale di Cannaregio è attraversato da due ponti:

    Il Ponte delle Guglie così denominato per le quattro guglie presenti sui quattro angoli;
    Il Ponte dei Tre Archi (già Ponte di San Giobbe), l'unico ponte a tre arcate rimasto a Venezia.

Il nome si presume derivi dai vasti canneti presenti quando la zona era ancora disabitata. Tale ipotesi è confermata da un documento del 1410 che recita: “Cannaregio impercioché era chanedo et paludo con chanelle.

Un'altra ipotesi, meno credibile, la fa derivare da Canal Regio, riferito al canale di Cannaregio. In realtà si tratta di un errore riportato in alcune mappe asburgiche.

Una terza ipotesi riconduce Cannaregio al latino canaliculus (piccolo canale),[1] con riferimento a un piccolo ramo del Marzenego che sfocia nella laguna e le cui correnti d'acqua dolce nelle ore di bassa marea si facevano strada appunto lungo il canale di Cannaregio. Questa ipotesi sarebbe testimoniata da alcuni documenti risalenti al XI secolo che denominano il luogo Canaleclo o Canareclo.

Nel corso del XIX secolo in questo sestiere si realizzò sotto dominazione asburgica il primo collegamento terrestre tra Venezia e la terraferma, con la costruzione della stazione di Santa Lucia come punto d'arrivo del ponte ferroviario tra Mestre e Venezia. In conseguenza di questo, nel 1858 venne eretto il terzo ponte sul Canal Grande, il Ponte degli Scalzi, proprio in corrispondenza della stazione ferroviaria.

Cannaregio è da sempre stato uno storico quartiere rosso e popolare. Le zone poste esternamente verso la laguna (Baia del Re, Chiovere, San Girolamo) fino agli anni settanta erano considerate malfamate a causa dell'alta percentuale di pregiudicati residenti. Una serie di interventi di riqualificazione, compresa l'edificazione di nuovi complessi residenziali su ex-aree industriali dismesse, hanno consentito il pieno recupero della zona.
Monumenti e chiese
Particolare della Schola Canton nel Ghetto di Venezia

Proprio in questo sestiere si trova il Ghetto di Venezia raggiungibile da un "sotopòrtego" posto ai piedi del Ponte delle Guglie e su cui sono ancora ben visibili i cardini in ferro delle porte che anticamente chiudevano il Ghetto durante la notte.

L'arteria principale dell'intero sestiere è l'ampio percorso stradale che porta dalla stazione di Santa Lucia a Rialto. Questo tragitto di circa 25 minuti comincia ai piedi del Ponte degli Scalzi (lato Canal Grande) e della chiesa di Santa Maria degli Scalzi e termina in Campo dei Santi Apostoli.

Tradizionalmente è conosciuto con più nomi: la denominazione più nota è quella di Strada Nova, ma è anche noto con il nome di via Vittorio Emanuele II, o con i nomi dei singoli tronconi che lo compongono.
Per approfondire, vedi Strada Nova.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

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